giovedì 3 febbraio 2011

Diegozilla Lab!

Sto seguendo l'interessantissimissimo corso di scrittura e sceneggiatura del sensei Diego Cajelli alias Diegozilla
I compiti per casa consistevano nello scrivere un racconto di 2000 battute massime sul proprio alias. Il mio è Larry Bird. E questo è il mio racconto:

«Larry sei tu?» chiese una voce dall’oscurità.
Larry Bird si voltò in direzione della voce. «Si, chi mi chiama?»
«Sono Dr. J.»
«E che ci fai qui? Non ci vediamo da almeno vent’anni.»
«Non noti niente di strano? Siamo a 8 bit, dentro al videogioco One on One.»
«E che ci facciamo qui? Chi ci ha fatto questo?»
«Non l’ho ancora scoperto… Penso sia stato George Bush Junior, o gli alieni rettiliani.»
«Penso che tu sia malato.»
«Basta perdere tempo, è ora di giocare.»
«Tanto vincerò io, lo sai che sono il migliore.»
«Ma io ho la maglietta più fica.» rispose con sicurezza Dr. J. cacciando la palla a canestro.
Larry prese la palla e si esibì in un canestro perfetto, subito replicato dal Dr. J. La partita si mantenne equilibrata, a un canestro segnato da un giocatore seguiva un canestro segnato dall’avversario. Mancavano ormai pochi secondi, e Dr. J. era in vantaggio di due punti, dopo aver fatto uno slam dunk che aveva fatto a pezzi il tabellone. Il bidello era appena uscito dopo aver ripulito, quando Larry fece un salto di almeno una ventina di pixel e mentre era in sospensione cacciò una bomba da 3 punti. La palla girò in cerchio sul bordo del canestro e alla fine entrò allo scadere del tempo.
«Hai visto? Ho vinto io» disse Larry guardando Dr. J. Che si stava dissolvendo.
«Si, maledetto, adesso mi reincarnerò in un cammello estinto.»
«E io?» chiese Larry.
Mentre si stava dissolvendo, Dr. J si mise a ridere. «Tu seguirai il percorso che ti porterà, se sei fortunato, a tornare alla realtà.»
Mentre Larry osservava il vuoto lasciato dal fu Dr. J. comparve una donna con i capelli viola.
«Ciao baby» disse Larry con fare da uomo consumato.
Comparve un demone rosso con un mantello viola che rapì la donna e lasciò un’armatura argentata. Larry indossò l’armatura e si trovò a dover fronteggiare zombie, pipistrelli, piante carnivore e diavoli volanti.
Mentre lanciava un coltello verso il mostro di fine schermo, non poté fare a meno di pensare che quando giocava nell’Nba per chiavare faceva meno fatica. Molta meno fatica.

2 commenti:

  1. Ciao, grazie del tuo commento, ed adesso il mio.

    Già mi si apre il cuore da vecchio appassionato di NBA rivivere Larry contro Doctor J, anche se io sono sponda Lakers.
    Il racconto è una figata, mi piace, misterioso (io non sono appassionato di videogiochi), e mi sembra che sia ben equilibrato, non allungherei la partita (come dice il Sensei). E la chiusura con la classica bomba da 3 di Larry dopo schiacciatona di DocJ è azzeccata.
    riflessione finale ottima.

    Relativamente al mio racconto ho tagliato al massimo ed ho pure sforato le 2000 battute.
    Ma si capisce che ho lasciato il dubbio sull'identità del protagonista? ho cercato di non chiarire se si tratta di Bob Dylan o un sosia (Dylan si chiama Robert Allen Zimmermann), tu chi hai pensato che fosse?

    Ciao
    il Giack

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  2. Ciao, io ho pensato all'inizio che si trattasse di Bob Dylan, poi alla fine che fosse un sosia, ma solo perchè da completo ignorante non sapevo che Bob Dylan fosse un nome d'arte!
    Bè mi consolo pensando a quando in una libreria qualche anno fa due ragazzini commentavano la versione di Bob di "Knockin’ on Heaven’s Door" dicendo: ma chi è sto qua che copia dai gun's?
    rabbrividiamo brrrr

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