mercoledì 28 dicembre 2011

sono sbarcato su twitter!

per chi fosse interessato:

@simonemarzini

a breve comunque lancerò il mio sito personale...

martedì 11 ottobre 2011

Aggiornamenti

è un periodo che sto lavorando molto a diversi progetti, e il blog è ormai solo una piccola macchia sulla parete di internet che inizia a sbiadire.
Adesso devo vedere cosa farne: se rianimarlo, oppure se aprirne uno nuovo. Vediamo.
Intanto volevo segnalare a quei 3 visitatori che finiscono qui con chiavi di ricerca assurde, che se magari cercano qualcosa inerente alla scrittura, c'è un nuovo forum splendido:

www.pescepirata.it

Un vascello popolato di gente meravigliosa e fuori di testa che può aiutarvi nell'orientarvi nel mondo dell'editoria e della scrittura. Organizzano dei laboratori di scrittura molto interessanti.
Fateci un giro, ne vale la pena.

sabato 11 giugno 2011

Referendum 2011

E' l'occasione per tornare a decidere qualcosa.
Non andare al mare, vai a votare domani o lunedì.
Tanto piove

venerdì 25 marzo 2011

Il mio governatore è differente...




Emergenza immigrazione.

Zaia: «Disperati? Hanno le scarpe firmate»

Certo Zaia, saranno sicuramente originali, come i capelli del premier...

lunedì 7 marzo 2011

Lo scrittore più venduto al mondo

E'... rullo di tamburi...
James Patterson!



(qui mentre gioca a poker con Castle)

Ma lo scrittore più venduto al mondo, per sua stessa ammissione, non scrive tutti i suoi libri. Ha un team di 5 co-autori che scrivono e lui coordina e riscrive la bozza definitiva.
Insomma, come dire: conta più il brand del contenuto.
Ho avuto modo il mese scorso di leggere Maximun Ride



che dire... un mix tra gli x-man di Claremont e piccole donne.
Probabilmente i suoi co-autori avevano riferimenti letterari molto diversi fra loro.

sabato 26 febbraio 2011

Le cose che si fanno per amore di una donna - seconda puntata

Tirare giù la tavoletta del cesso.

Variante per uomini sottomessi: pisciare seduti sulla tazza.

Ma attenti a non esagerare


mercoledì 23 febbraio 2011

Come digitalizzare la propria biblioteca



In un'epoca in cui tanto si parla di ebook ed editoria digitale, per l'utente medio resta un problema: come fare a convertire la propria biblioteca cartacea in un backup digitale?
Passare le vacanze estive, pasquali e natalizie allo scanner è impensabile. Per soli 149 dollari ci viene in aiuto il Book Saver! E' quell'aggeggio della foto, con due fotocamere che fotografano la pagina e la scansionano salvandola su una scheda sd. Le pagine vanno girate manualmente, ma sembra un metodo veloce e meno invasivo dello scanner per la digitalizzazione di libri e fumetti.
Agevoliamo un filmato esplicativo



Che dire... favorirà a livelli massimi la pirateria?
Credo che la pirateria vada combattuta con prezzi onesti degli ebook, non con drm e blocchi vari.

martedì 22 febbraio 2011

the Chicago Code


Io Jennifer Beals la ricordavo così:



Sono passati tanti anni da quel film che le diede fama e notorietà. Nel frattempo ha smesso di cotonarsi i capelli, di indossare gli scaldamuscoli, ed è apparsa in lie to me dove interpretava la moglie di Cal Lightman. Qui in Veneto diremmo: la chiesa più alta del campanile.
Adesso è protagonista di un nuovo telefilm:
THE CHICAGO CODE



Di cui ho visto i primi due episodi e devo dire che promette bene. La storia, scritta dal creatore di The Shield, parla di poliziotti e politici corrotti, mafia irlandese e poliziotti onesti che vogliono sistemare le cose, dosando drammaticità e humor. Direi che è una serie da tenere d'occhio.
Degli altri attori segnalo Matt Lauria, che fino alla scorsa settimana ho visto in Friday Night Lights nel ruolo di un liceale minorenne giocatore di football e qui invece è già poliziotto diplomato all'accademia. Magie dello show business.

venerdì 18 febbraio 2011

Piccoli sallustri crescono




Sono stanco di sentire polemiche su Benigni e l'intervento a Sanremo.
Spreco di soldi pubblici, 200.000 euro! A un comunista, poi!!
Ora, al di là che preferisco pagare il canone per vedere Benigni piuttosto che per vedere quattro zoccole messe lì dal governo, sono veramente tanti 200.000 euro per 40 minuti di spettacolo?
Sono 5000 euro al minuto. In 5 minuti Benigni guadagna quanto me in un anno, facendo una stima per eccesso (del mio stipendio, sia chiaro).
Poi bisogna considerare il lavoro che c'è dietro per prepararsi, e quant'altro.
Per chi ha un lavoro comune sono una botta incredibile di soldi.
Che equivale al costo di uno spot di 30 secondi nel momento di maggior audience. Come può essere quello di Benigni.
La fonte, visto che non voglio fare il giornalista di libero, la trovate qui.
Alla fine mi pare che l'affare l'abbia fatto la Rai, non Benigni.

martedì 15 febbraio 2011

Si spengono le luci del venerdì sera...




Ieri ho visto l'ultima puntata della quinta serie, quella che va a concludere il telefilm. Conclusione netta, senza tenere aperte linee narrative, senza lasciare quel senso di vuoto alla pancia che altre serie lasciano (come terminator the sarah connor chronicle, per intenderci).
Potrei dire che l'ho guardato di filato, 5 serie, 63 episodi, in nemmeno due mesi. Che durante le vacanze di Natale ero rimasto incollato alla tv, sotto alla copertina, a guardare le storie di Tim, Jason, Matt, Tyra, Lyla e Julie, poi sostituite con quelle di Jess, Becks, Luke e Vince, poi intrecciate insieme. Del Coach e di Tami, costante della serie, e della loro pargola Gracie Bell, la bambina più brutta del mondo. Delle storie che parlano di football americano, ma poi nemmeno tanto, che parlano di texas, che parlano di amore, che parlano di noi ma non siamo proprio noi ma è come se lo diventassimo.
Le riprese con la telecamera a mano, la fotografia sporca, i dialoghi che sembrano alle volte improvvisati al momento (e lo sono), contribuiscono a renderlo ancor più realistico, una via di mezzo fra un telefilm e un documentario, che fonde insieme il meglio delle due cose.
Un telefilm da vedere, con le sue cadute di tono della seconda serie, con la diffidenza del passaggio di consegne fra gli studenti, ma con dei picchi di qualità rari da trovare.
Mi mancheranno le vostre avventure.

"Occhi limpidi e cuore puro... non possono perdere!"

(ok, lo slogan del coach per caricare i ragazzi prima della partita è molto ameriggano ma ci sta)

lunedì 14 febbraio 2011

mercoledì 9 febbraio 2011

Le cose che si fanno per amore... cap. 1

Guardare gossip girl


Per fortuna ci sono ottimi attori


azione! uccisioni di massa! (Nella foto la domestica di John Rambo)


grandi love story (in questa foto ottima prova di recitazione dell'ascesso al molare di Blake Lively)



drammi adolescenziali (Nella foto la piccola J, nota frequentatrice delle Arcore's Night)


e per finite cibi sani senza coloranti


martedì 8 febbraio 2011

Dal romanzo al film

Ho letto per la prima volta "Io sono leggenda" a sedici anni, in edizione Urania comprato sulle bancarelle, con il titolo cambiato in "I vampiri". Credo di averci impiegato tipo 3 ore in cui mi sono estraniato dal mondo esterno per entrare in un universo post apocalittico popolato di vampiri e solitudine. Mi ha spinto a leggere tutti gli altri romanzi di Mathesone, ma l'alchimia non si è più ripetuta, per quando siano tutti libri di buon livello.
Da questo romanzo sono stati tratti 3 film, che non potevo non vedere.
Il primo si intitola l'ultimo uomo sulla terra



Girato nel 1963 in una Roma deserta a ferragosto, vede il mitico Vincent Price nei panni del protagonista. E consiglio di vederlo, perchè nonostante le ingenuità dell'epoca, è una piccola perla.

Il secondo film è del 1971, e si intitola 1975: occhi bianchi sul pianeta terra (traduzione creativa di The omega man)



in cui i vampiri sono dei neri albini che sembrano caduti in una vasca di cipria. Si narra che dopo la visione di questo film Michael Jackson iniziò le procedure di sbiancamento e si fece chiamare Mathias nell'intimità. Del film si salva la scena iniziale dove Heston viaggia su una macchina, nella città deserta, e a un certo punto si ferma... Per cercare cibo? No! Per prendere dei giornaletti porno? No! Si ferma per mitragliare i grattacieli, una cosa che sognava di fare da quando era bambino e girava con la fionda fatta con un legnetto a Y e un elastico delle mutande del nonno.
Il resto è noia, come disse un noto trombeur de femme.

Ma il peggio deve ancora venire. Arriverà nel 2007. Con le orecchie a sventola di Will Smith, che era meglio continuasse le sue pazze giornate fra un tiro a canestro e un film di Spike Lee



Essendo finito nella cartella spam del mio cervello, non ricordo del tutto il film, so solo che il finale ha una connotazione mistica che mi ha fatto venire il latte agli zebedei.
Ma forse se l'avessi visto a 16 anni, senza amare il romanzo, magari lo troverei anche bello.

Vita da cani





Luna è a casa a dormire, e io a lavorare.
E poi la chiamano vita da cani

lunedì 7 febbraio 2011

Le serie tv che mai faremo in italia cap. 1

DOWNTON ABBEY



Lo ammetto, ero scettico quando un mio amico mi ha consigliato questa serie: non ci sono universi paralleli, motociclisti incazzosi, partite di football e cheerleader gnocche, e quant'altro possa abitualmente interessarmi.
La storia inizia nel 1912, e narra le vicende che ruotano intorno a una famiglia di lord inglesi. E quando intendo ruotano intorno intendo anche quello che succede in cucina, nelle stalle, fra i maggiordomi, e la politica mondiale del periodo.
Il cast di attori è stellare.



(Ma anche noi in Italia non scherziamo)




I personaggi in Downton sono tanti e ben caratterizzati, ognuno è mosso da un sentimento che in qualche modo lo definisce: odio, invidia, rivalsa, rassegnazione, paura. La prima serie è composta di 7 episodi che scorrono via veloci, con una fotografia splendida. La seconda è in cantiere, uscirà in autunno.
Se vi capita, recuperatela sottotitolata: non oso pensare il doppiaggio come possa renderla (mi è bastata vedere la promo di Misfits per inorridire)

giovedì 3 febbraio 2011

Fabrizio Corona giallista dell'an(n)o?




Fabrizio Corona si cimenta col giallo! Per scrivere questo sicuro best seller ci sono voluti ben 5 giorni, grazie al DNA ereditato dal padre giornalista. Il fatto che ammetta di non aver mai letto un libro in vita sua aiuta molto a crederci. D'altronde se il mondo è stato creato in sei giorni più un turno di riposo settimanale (Marchionne non era ancora stato creato), il dio dei paparazzi non poteva metterci così tanto a scrivere un libro, no?

Ma io credo che ci sia ben altro sotto. E ne ho le prove!

Nella diapositiva 1 vediamo Fabrizio attingere a piene mani alla cultura





Poi tutto si può dire ma non che non sia uno scrittore dotato






Alfonso Luigi Marra starà tremando, nonostante il suo strateggismo sentimentale: questo romanzo potrebbe scavalcarlo in classifica

Diegozilla Lab!

Sto seguendo l'interessantissimissimo corso di scrittura e sceneggiatura del sensei Diego Cajelli alias Diegozilla
I compiti per casa consistevano nello scrivere un racconto di 2000 battute massime sul proprio alias. Il mio è Larry Bird. E questo è il mio racconto:

«Larry sei tu?» chiese una voce dall’oscurità.
Larry Bird si voltò in direzione della voce. «Si, chi mi chiama?»
«Sono Dr. J.»
«E che ci fai qui? Non ci vediamo da almeno vent’anni.»
«Non noti niente di strano? Siamo a 8 bit, dentro al videogioco One on One.»
«E che ci facciamo qui? Chi ci ha fatto questo?»
«Non l’ho ancora scoperto… Penso sia stato George Bush Junior, o gli alieni rettiliani.»
«Penso che tu sia malato.»
«Basta perdere tempo, è ora di giocare.»
«Tanto vincerò io, lo sai che sono il migliore.»
«Ma io ho la maglietta più fica.» rispose con sicurezza Dr. J. cacciando la palla a canestro.
Larry prese la palla e si esibì in un canestro perfetto, subito replicato dal Dr. J. La partita si mantenne equilibrata, a un canestro segnato da un giocatore seguiva un canestro segnato dall’avversario. Mancavano ormai pochi secondi, e Dr. J. era in vantaggio di due punti, dopo aver fatto uno slam dunk che aveva fatto a pezzi il tabellone. Il bidello era appena uscito dopo aver ripulito, quando Larry fece un salto di almeno una ventina di pixel e mentre era in sospensione cacciò una bomba da 3 punti. La palla girò in cerchio sul bordo del canestro e alla fine entrò allo scadere del tempo.
«Hai visto? Ho vinto io» disse Larry guardando Dr. J. Che si stava dissolvendo.
«Si, maledetto, adesso mi reincarnerò in un cammello estinto.»
«E io?» chiese Larry.
Mentre si stava dissolvendo, Dr. J si mise a ridere. «Tu seguirai il percorso che ti porterà, se sei fortunato, a tornare alla realtà.»
Mentre Larry osservava il vuoto lasciato dal fu Dr. J. comparve una donna con i capelli viola.
«Ciao baby» disse Larry con fare da uomo consumato.
Comparve un demone rosso con un mantello viola che rapì la donna e lasciò un’armatura argentata. Larry indossò l’armatura e si trovò a dover fronteggiare zombie, pipistrelli, piante carnivore e diavoli volanti.
Mentre lanciava un coltello verso il mostro di fine schermo, non poté fare a meno di pensare che quando giocava nell’Nba per chiavare faceva meno fatica. Molta meno fatica.